In base a quali procedure viene apposta la marcatura CE?
La legislazione comunitaria ha previsto una griglia di procedure diverse, tanto più severe tanto maggiore è la pericolosità del prodotto. Tali procedure sono indicate in una apposita decisione comunitaria (dec. 93/465), denominata “Approccio Modulare”.
Quante sono le procedure che portano alla marcatura CE?
Esistono otto moduli, contrassegnati ciascuno da una lettera dell’alfabeto (A-B-C-D-E-F-G-H).
Perchè si è ritenuto necessario prevedere differenti moduli?
I differenti moduli sono stati studiati per soddisfare diverse esigenze di verifica di conformità: prevedono infatti diversi livelli di controllo, a seconda della pericolosità del prodotto e dei rischi ad esso associati.
Chi mi dice quale specifico modulo debbo seguire per apporre la marcatura CE sul mio prodotto?
Ogni direttiva del tipo “Nuovo Approccio” indica specificamente quali fra gli otto moduli debbono essere utilizzati dal produttore. In genere, le direttive indicano più di un modulo, lasciando per quanto possibile al produttore una certa libertà di scelta. Solo in casi particolari, esplicitamente citati nella direttiva, sono possibili scostamenti dalle procedure dei moduli.
La “certificazione di conformità” è un concetto che implica l’intervento di terzi?
Si, necessariamente, sempre.
Quali caratteristiche debbono avere gli enti terzi incaricati di eseguire le procedure di certi moduli?
Gli enti terzi debbono possedere i requisiti fissati dalla direttiva che li chiama in causa e debbono essere notificati alla Comunità Europea dai vari stati membri sotto la propria responsabilità.
Quali moduli implicano la semplice dichiarazione di conformità del fabbricante?
Il modulo A (controllo interno della fabbricazione). Anche il modulo C (conformità al tipo) di per sé implica la semplice dichiarazione di conformità da parte del produttore; tuttavia presuppone che in precedenza sia stato seguito il modulo B (esame del tipo da parte di un ente terzo).
Quali moduli implicano la certificazione dei prodotti?
Il modulo G (verifica di un unico esemplare); il modulo F (controllo del prodotto); il modulo B (esame del tipo).
Quali moduli prevedono la certificazione del sistema qualità?
Il modulo E (conformità alla UNI EN ISO 9003); il modulo D (conformità alla UNI EN ISO 9002) ed il modulo H (conformità alla UNI EN ISO 9001).
Quali obblighi incombono sul fabbricante in base ai diversi moduli? Quali compiti spettano all’organismo notificato?
- Modulo A – Controllo interno della fabbricazione
Il fabbricante: dichiara che i suoi prodotti soddisfano i requisiti essenziali della direttiva
L’organismo notificato: controlla il prodotto ad intervalli casuali.
Il produttore (o il suo rappresentante nella Comunità nel caso di prodotti di provenienza extracomunitaria) deve conservare per un periodo di 10 anni la documentazione attestante che è stato rispettato quanto previsto dalla specifica direttiva. E’ inoltre previsto che il produttore, per alcuni controlli su aspetti specifici di un prodotto, si debba rivolgere a laboratori esterni (modulo A) - Modulo B – Esame del tipo
Implica la verifica da parte di un ente terzo che un campione rappresentativo della produzione soddisfi quanto richiesto dalla direttiva di riferimento.
Il fabbricante: presenta il tipo e la documentazione tecnica
L’organismo notificato: controlla e attesta che il tipo è conforme ai requisit - Modulo C – Conformità al tipo
Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme al prototipo certificato.
L’organismo notificato: controlla il prodotto ad intervalli casuali. - Modulo D – UNI EN ISO 9002
Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per la produzione e per i controlli
L’organismo notificato: certifica il sistema di qualità - Modulo E – UNI EN ISO 9003
Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per effettuare l’ispezione ed i controlli finali sui prodotti
L’organismo notificato: certifica il sistema di qualità - Modulo F – Controllo del prodotto
Si applica alla verifica di conformità da parte di un ente terzo di ogni esemplare prodotto o di controlli su base statistica della produzione.
Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme al tipo omologato o ai requisiti
L’organismo notificato: certifica il prodotto - Modulo G – verifica di un unico esemplare
Si applica alla verifica di un singolo esemplare effettuata da un ente terzo.
Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme ai requisiti
L’organismo notificato: certifica l’esemplare - Modulo H – UNI EN ISO 9001
Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per la progettazione, la produzione ed i controlli
L’organismo notificato: certifica il sistema di qualità
I differenti moduli possono essere combinati tra loro?
Si. I vari moduli possono essere ricomposti “come mattoni” per costituire procedure più adeguate allo specifico caso. Ad esempio, è previsto che il modulo “C” venga usato in combinazione con il modulo “B”. I moduli “D”, “E” ed “F” verranno impiegati in combinazione con il modulo “B”, e solo eccezionalmente potranno essere impiegati da soli.